Pubblicato il terzo fascicolo del 2021
La Parola nella Liturgia
Secondo la tradizione, il terzo fascicolo di RL è anzitutto dedicato a pubblicare le relazioni della Settimana liturgico-pastorale di Camaldoli che, anche nel 2020 nonostante la pandemia, ha trovato puntuale realizzazione dal 26 al 31 luglio, raggiungendo la 54ª edizione, sul tema Bibbia e Liturgia.
Il dinamismo Bibbia-Liturgia, oggetto di studio della 54ª Settimana liturgico-pastorale di Camaldoli, affrontato particolarmente dal versante celebrativo, nella varietà e ricchezza delle sue espressioni, come si è avuto modo di evidenziare nel susseguirsi dei vari interventi, sfocia in due acquisizioni fondamentali, sapientemente enucleate a livello liturgico-teologico, così da rappresentare quasi due pietre miliari nel cammino fin qui compiuto. Anzitutto l’acquisizione della sacramentalità della Parola, intesa come il ruolo costitutivo che la proclamazione della Scrittura ha, perché l’economia sacramentale cristiana si realizzi secondo il “testamento” del Signore. Una acquisizione totalmente da approfondire per i vari capitoli
sacramentali, ad ampio spettro, non solo per i sette sacramenti definiti dal concilio di Trento.
Inoltre viene pure raccolta e valorizzata l’immediata conseguenza di tale asserto a livello liturgico e pastorale. E cioè: l’autorità della Scrittura, al di là di tutta la discussione che nel corso dei secoli si è snodata a questo riguardo, si fonda primariamente sulla partecipazione alla funzione della Chiesa come interprete della Scrittura, in quanto costituisce il criterio primario. Infatti, come esplicitamente asserisce D. Vitali,
solo una Chiesa adusa ad ascoltare la Parola sarà capace di attuare l’ascolto dello Spirito nell’atto di ascoltarsi “gli uni gli altri”. Per questo bisogna ricominciare dalla Parola, bisogna consumare occhi e tempo sulle Scritture. Tutti. I singoli membri della Chiesa, nutriti dalla Parola, formeranno così una Chiesa della Parola, capace di far fronte alla fiumana di parole, opinioni, teorie e quant’altro si spaccia per verità con la Parola diventata regola di vita.