Rivista Liturgica 106/1 (2019)

Il «come e dove» della presenza
La “questione rituale”
prima e dopo Lutero

La riforma liturgica del concilio Vaticano II ha arricchito la proposta teologica tridentina sbilanciata sull’azione della Grazia ex opere operato, sottolineando la sinergia umano-divina dell’atto di culto. La sottolineatura per ritus et preces non è stato un semplice aggiustamento in vista di un diverso equilibrio celebrativo, ha avuto piuttosto una rilevanza epocale per un ripensamento della “questione rituale” rimasta a lungo disattesa. Il punto di discontinuità sta nella valorizzazione del rito come mediazione specifica della liturgia non più sentito come un gravame nell’esercizio del sacerdozio di Cristo, ma come la condizione di possibilità del sacramento celebrato.

Non è un mistero che il rito sia stato da sempre sospettato nella Chiesa perché il suo potere di creare presenze misteriche era facilmente confuso con le pratiche magiche dei culti pagani. D’altra parte il memoriale eucaristico comandato dal Signore era un rituale pasquale da cui non si poteva prescindere. Se si aggiunge la politica di ibridazione dei culti adottata in Occidente dalla Chiesa si evince la difficoltà di discernere la specifica mediazione della proposta evangelica.

Un’importante tematica inizia con questa annata editoriale di RL, relativa alla modalità della presenza di Cristo nella liturgia, dibattuta alla luce della riforma protestante.

Editoriale (G. Cavagnoli)

STUDI

  1. I pochi riti delle chiese della Riforma. Un freno alla superstizione? (E. Genre)
  1. La “questione rituale” in Lutero. Il “come e dove” della presenza di Cristo nella Santa Cena (D. Kampen)
  1. Sacrosanctum Concilium come risposta a Lutero e al concilio di Trento. L’«azione rituale» e la «presenza contingente» (A. Grillo)
  1. L’idea di Rivelazione in Dei Verbum. Una ricaduta cattolica nel Sola Scriptura a scapito della dimensione misterico-rituale? (P. Basta)
  1. La riscoperta del Rito per la via liturgica della fede cristiana. Un tema scottante con ripercussioni ecumeniche? (R. Tagliaferri)

NOTE

  1. L’ambiguità della mediazione liturgica nel cristianesimo dei primi secoli. Cenni e questioni (F. Berno)
  1. Natali e Ascensione del Romolo cristiano. L’ambiguità della mediazione liturgica nel Cristianesimo dei primi secoli (U. Cortoni)

RECENSIONI